urbanism

a plaza for all

bio social housing

urban parks' system

angelopolis. new capital

highways landscape

strada vettore

venice great fondaco

strada nova

city hall square

east fondaci

highway's urban parks

urban street

po river landscaping

golf residence

green bypass

city hall square giavera

sustainable marinas

squares' system

landscape mitigation

strada vettore

Type

 

Category

 

Year

 

Place

 

Team

 

Description

 

 

 

 

Project and Research

 

Urban Planning

 

2005/2011

 

Venice Mestre

 

Andrea Pennisi, Francesco Zanon, Emanuela Schiavini

 

Strada vettore di creatività

Il modello di sviluppo economico e di organizzazione spaziale del Veneto è negli ultimi 15 anni in costante declino. La costellazione di piccoli centri sia urbani che produttivi non sono più in grado ci competere con il modello organizzativo della metropoli guidato dalle regole delle nuove tecnologie di comunicazione ad alta interattività e creatività. Il binomio lavoro/casa costituito da micro imprese condotte per mano dalla scaltrezza ed operosità del singolo imprenditore, e piccoli centri rururbani in cui è garantito uno standard certo di qualità della vita domestica, non può più competere con la massa critica di idee, culture, know-how da un lato e livelli di servizi e prodotti dall'altra che - nonostante le sue contraddizioni - può offrire la metropoli.

Il progetto di Mestre Ovest - per le dimensione e le caratteristiche del tema - suggerisce il ripensamento dell'assetto del Veneto, capace di mettere in discussione il "modello nano" e lanciare il nodo di Mestre come il centro della metropoli regionale che sappia rielabora le regoli della globalizzazione.

Allargare l'immaginario

[La metropoli è spazio fluido, complesso e caotico nel quale sorgono maestose e fragilissime le città-fortino che delimitano, escludono, chiarificano. Edward W. Soja, The City, 1996]

La storia dell'entroterra veneziano è legata indissolubilmente al sogno industriale ora svanito, ed i luoghi della città sono storicamente legati a funzioni e aspirazioni degli abitanti che mutano più rapidamente dei luoghi stessi. Quei luoghi che hanno saputo rinnovare i propri significati sopravvivono nella logica tradizionale: la piazza istituzionale come luogo dedicato all'incontro informale: alcuni quartieri operai si aggiornano accogliendo la residenza, alcuni luoghi del lavoro subiscono azioni di riadattamento a nuove esigenze funzionali grazie ad azioni di urban-renewal. Questi luoghi si sviluppano secondo un immaginario spaziale consolidato.

I luoghi della città in cui questi processi di ri-attualizzazione non avvengono perché esterni agli strumenti della pianificazione tradizionale vengono via via marginalizzati e sono spesso soggetti a rapido degrado, dando vita ad una geografia informale (diffusa sia a scala della città che a quella regionale) attorno ai quali crescono indifferenti i progetti frutto di pianificazione.

[L'idea di spazio della città è la sovrapposizione casuale di immaginari individuali. Mike Davis, Ecology of Fear, 1998]

Il rinnovamento della tangenziale di Mestre significa ideare una nuova città che sia in grado di sovrapporre l'idea dello spazio tradizionale con la complessità come modello aggregativo della città. A differenza di quanto accade per le aree consolidate della città, l'immaginario di spazi come le aree tangenziali è diverso da persona a persona. La tangenziale non conosce né regole di sviluppo né pianificazione e non conosce ancora i suoi nuovi utenti. In questo luogo diminuisce la capacità di controllo della pianificazione, si diversificano gli uomini che li vivono, cambiano religioni, linguaggi, sono fertili gli scambi informali. Questo luogo si presta quindi ad essere cruciale per la reinvenzione della città di Mestre.

[Per collocarsi nelle nuove reti occorre rinnovare i saperi, affiancando quelli tradizionali nuove figure, destinate a stimolare la sfera creativa della mente d’impresa, figure mutuate dal mondo delle arti, della filosofia, che attrezzino l’impresa a prefigurare il futuro, che la educhino a lavorare per scenari, per educarci a prevenire le molte direzioni del cambiamento. Charles Landry, Creative City, 2000]

Lo scopo del progetto della nuova città che si sviluppa attorno alla tangenziale è di definire una massa critica di nuovi abitanti la cui integrazione, capacità di dialogo, scambio creativo di culture possa competere con le sfide globali. Corollario a questa nuova città sono l'accoglienza nella città di Mestre di nuovi cittadini e l'aumento esponenziale della loro coesione sociale, favorendo lo scambio culturale e le relazioni nel nuovo assetto che si prevede abiterà la città.

Il progetta è costruito quindi attorno agli uomini che vivranno la città di Mestre. Ci si domanda chi la userà, come potrà lavorare e passare il suo tempo libero, che esigenze avrà. Inoltre saranno in grado i nostri progetti di attrarre nuovi uomini? e quindi chi saranno i nuovi uomini che abiteranno la città di Mestre? e perché saranno attratti dall'abitare a Mestre e come i progetto risponderà alle loro esigenze?

L'infrastruttura non svolge più la sola funzione di vettore fisico di persone e merci ma è luogo centrale per mettere in circolazione idee. La Strada è vettore di invenzione, crea sinergie e collega idee.

Regole di spazio

La forma dello spazio è guidata dagli scopi appena enunciati, dai quali però non si desume alcuna definizione spaziale precisa. L'articolazione dello spazio fisico sarà quindi modellato sovrapponendo alla "mappa delle risorse umane" la mappa delle strutture fisiche del contesto, delle strutture naturali e di quelle virtuali/immateriali definite delle "risorse immateriali" come definite dalla Seansiblecity di Carlo ratti.

[Se è ovunque un potenziale luogo di lavoro, dove ti piacerebbe essere? La città è un sistema dove le condizioni possono essere testate e controllate istantaneamente, dove è possibile pianificare "in diretta" attraverso un sistema di rilevamento delle "esperienze della città" che diventano il centro del sistema decisionale. La città in tempo reale annuncia l'avvento della pianificazione in tempo reale.Carlo Ratti, Sensablecity, 2004]

 

METABOLISMO

L’assetto fisico del progetto è dato dall’interrelazione di tre strati:

1. la morfologia delle risorse umane: lo scopo del progetto è aumentare la ricchezza di capitale umano della città di Mestre e stimolare lo scambio di conoscenza, cui consegue un alto livello di coesione sociale.

2. la morfologia delle risorse naturali: la base di un progetto sostenibile è l’aumento della biodiversità.

3. la morfologia delle risorse fisiche: la gestione di flussi sempre più complessi determina un assetto fatto di molte articolazioni tipologiche e di variegati percorsi

4. la morfologia delle risorse immateriali, dettata dalle potenzialità di risorse naturali, come l’aria ed il vento, e dalle nuove tecnologie di comunicazione.

Copyright©a-office. Tutti i diritti riservati

visit our page on